Il tappo ideale per un vino Freewine?

Gennaio 16, 2013 0 di admin

Vini con una bassa presenza di solfiti come quelli che aderiscono al protocollo di vinificazione Freewine hanno il vantaggio di presentare profumi e sapori più integri di altri, restituendo al consumatore tutta la personalità e le caratteristiche organolettiche delle uve che hanno dato origine ai vini.

La capacità di questi vini di mantenersi inalterati nel tempo dipende da molti fattori: uno dei più importanti è sicuramente la scelta del sistema di tappatura.

Data la particolare sensibilità di un vino a basso contenuto di solforosa nei confronti dell’ossigeno che potrebbe entrare dal sistema di chiusura, quest’ultimo deve essere scelto in maniera ponderata al fine di preservare nel tempo tutto il lavoro fatto dalla vendemmia fino all’imbottigliamento.

Ad oggi, una delle chiusure più adatte a questi vini appare il tappo a vite, un prodotto industriale con alte garanzie di omogeneità e inerzia chimica che grazie ad una protezione pressoché totale dall’aria garantisce alti standard di conservazione in assenza o carenza di anidride solforosa.

Esempio di tappo in sughero e tappo a viteAttualmente però esistono diverse ragioni per cui un produttore di vino sceglie di mantenere anche per i suoi prodotti a basso contenuto di solfiti un tappo tradizionale in sughero naturale, vuoi per esigenze di disciplinare, vuoi per richieste specifiche di mercato, soprattutto per mantenere quella tradizionalità nell’apertura di una bottiglia.

In questo caso bisogna sfatare un mito: anche nei tappi in sughero naturale esistono soluzioni altrettanto valide: i tappi a densità calibrata.

Si tratta di una particolare tecnica di selezione per peso che permette di suddividere i tappi in classi di densità specifica (alta, media e bassa) a seconda della tipologia di vino: la selezione per densità di ogni singolo tappo garantisce livelli di permeabilità all’ossigeno dell’aria omogenei e al tempo stesso prevedibili nel tempo.

Per altre info scrivi a marketing@freewine.eu