Categoria: Freewine

Marzo 13, 2012 0 di Vicenzo Longo

Vino: utile un bicchiere al giorno


VINO: UTILE INSERIRNE QUALCHE BICCHIERE AL GIORNO NELLA NOSTRA ALIMENTAZIONE

E’ ormai noto da diverse ricerche effettuate che un moderato consumo di vino, se inserito nella dieta mediterranea,  ha un effetto benefico sulla salute umana. Tutto ciò è iniziato da un’ampia ricerca epidemiologica condotta in Europa dove si evidenziava  che i francesi noti per essere grossi consumatori di cibi ad elevato contenuto di acidi grassi saturi e colesterolo se confrontati con le altre popolazioni europee e con gli americani, mostravano una netta diminuzione dell’incidenza di morte per infarto miocardico. Va aggiunto che, in quanto a grosso consumo di grassi, la popolazione francese è simile a quella americana che peraltro è tristemente famosa per la preoccupante incidenza dell’obesità e delle sue complicanze cardiovascolari. In ogni caso, gli studi che si sono poi susseguiti hanno evidenziato che la ragione di questa tendenza positiva (conosciuta come ” il paradosso francese”) va attribuita ad alcune sostanze contenute nel vino rosso che svolgono un’attività anti-ossidante e tra questi vanno ricordati i polifenoli  sostanze coloranti dei vini. La loro natura e quantità varia in relazione al tipo di vitigno ed alle tecniche di vinificazione utilizzate. Altre importanti componenti del vino, oltre l’acqua che rappresenta l’80-85% sono:

L’alcol etilico che si forma durante la fermentazione e la sua quantità si esprime con il grado alcolico;

Il glicerolo, prodotto durante la fermentazione, conferisce al vino il sapore morbido e vellutato;

L’alcool metilico, deriva dalle pectine contenute nelle bucce ed è una sostanza estremamente tossica pertanto il suo contenuto deve essere molto basso.

L’anidride carbonica, deriva dalla fermentazione e si allontana spontaneamente con la maturazione. La sua presenza conferisce il caratteristico gusto acidulo frizzante;

L’acido tartarico costituisce il componente principale tra quelli non volatili; L’acido citrico, già presente nel mosto, contribuisce a solubilizzare i sali di ferro impedendone la precipitazione;

L’acido acetico, si forma in seguito alla fermentazione dell’alcol e costituisce il più importante acido volatile. La sua presenza si evidenzia facilmente dall’odore e dal sapore caratteristico;

Gli zuccheri: Piccole quantità di glucosio e fruttosio possono restare anche dopo la fermentazione. Il vino, consumato in dosi moderate, interviene attivamente nel metabolismo di grassi, zuccheri e proteine. Nella composizione chimica notiamo che il vino presenta vitamine del gruppo B, come la B2 o ribloflavina, implicata attivamente in reazioni antiossidative del metabolismo.
Il vino interviene anche nella stimolazione della secrezione del succo pancreatico, favorendo quindi l’assimilazione di oli e grassi.