Il Protocollo FreeWine

Freewine® è un disciplinare, conseguito tramite un protocollo tecnico non vincolante. Contano solamente le reali caratteristiche intrinseche, ovvero ciò che incide sulla salute del consumatore.

Il protocollo è continuamente aggiornato, sulla base delle nuove acquisizioni scientifiche. Il dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona e l’Istituto di Biologia e Biotecnologie Agrarie del CNR di Pisa, sono attualmente i partner scientifici del progetto, coordinati dallo staff tecnico della Tebaldi srl, che ne cura l’applicazione e l’assistenza nelle varie fasi produttive.

Tale protocollo tecnico abilita le aziende produttrici aderenti ad impiegare il marchio Freewine sulle bottiglie e le confezioni dei vini prodotti, oltreché implementare Freewine nella propria comunicazione aziendale.

Il marchio Freewine così utilizzato consente al consumatore e all’operatore professionale, di identificare facilmente un “vino Freewine”, un vino caratterizzato da una consistente riduzione del quantitativo di solforosa aggiunta (o solfiti, come nella dizione di legge che compare nelle etichette dei vini).

Nei vini Freewine, vengono inoltre monitorati i livelli di altri allergeni, quali ad esempio le ammine biogene (istamina ed altri).

Il marchio Freewine esiste in due versioni, “BLACK” e “GOLD“:

  • BLACK“, riprodotto qui a destra in alto, identifica un vino caratterizzato da una consistente riduzione del quantitativo di anidride solforosa aggiunta, in ogni caso inferiore a 50 milligrammi/litro totale. Secondo le indicazioni della OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità, con tale contenuto un uomo adulto di 70 kg può bere fino ad oltre 1 litro al giorno di vino, senza riceverne disturbi. Tale quantità, ben difficile da raggiungere, lascia ampio spazio ovviamente all’eventuale ingestione di solfiti inclusi in altri alimenti.
  • GOLD“, riprodotto qui a destra in basso, identifica vini caratterizzati dalla totale assenza di anidride solforosa aggiunta. In tali vini ne sono presenti solo tracce naturali, tassativamente inferiori a 10 milligrammi/litro.